Gina sente il rintocco delle campane di una chiesa lontana, mentre un barcaiolo la conduce attraverso le placide acque del Lago di Como. È una rivelazione. E lei, personaggio della Certosa di Parma di Stendhal, sente che le campane le stiano parlando. Che le stiano sussurrando di non resistere alla felicità. E anzi, di affrettarsi a goderla appieno. Gina non è mai esistita, certo, se non nella fantasia dello scrittore. Ma quella sensazione sì, esiste eccome.
A Passalacqua crediamo nell’abbracciare la felicità. E che questo lago che amiamo, capace di incantare generazioni di viaggiatori, sia fatto proprio per questo. Modellato nella forma e nelle sponde dai ghiacciai nel corso di tre millenni, il Lago di Como è a un tempo messaggero di eternità e apostolo del comandamento di cogliere l’attimo.
Un'escursione su una delle nostre lance, vintage o moderna, è capace di trasportarvi a contemplare la grazia di Bellagio come l’incanto dei giardini di Villa del Balbaniello, su fino a Varenna col suo fascino medievale e a Como, la “capitale” con le sue ville storiche, la cattedrale e il Teatro Sociale. Niente, sul Lago di Como, può eguagliare l'emozione di viverlo dall'acqua.
Ma Passalacqua nasconde altri due segreti legati al lago. Il primo è, come molti segreti, semplice e prezioso come una bussola: esposti a sud e ad est, la tenuta e i giardini sono bagnati dalla luce del sole dal mattino al tramonto. Una luce che si rifrange anche sull'acqua, a moltiplicare l’incanto e il tepore. Il secondo segreto ama invece nascondersi nel profondo: è qui, sotto la terrazza del giardino, che nel XVIII secolo l’ingegno dell’uomo ha creato un tunnel sotterraneo, per collegare la villa con la riva del lago. Un piccolo regno sommerso che oggi profuma di Spa, di cui accoglie la zona umida e la piscina interna.