La luce cambia ogni minuto, ogni secondo
Beppe, il barcaiolo
Sono nato sulle sponde di questo lago, e ho sempre avuto una grande passione per le barche. Appena ho potuto, ho iniziato a lavorare sui vaporetti pubblici che collegano tutte le località lacustri. Poi, venticinque anni fa, sono passato alle barche storiche, portando gli ospiti del Grand Hotel Tremezzo in giro per il lago. E molto presto avrò la gioia e il privilegio di fare lo stesso a Passalacqua: vedere la villa dall’acqua per la prima volta è qualcosa che non vedo l’ora di condividere con gli ospiti. Lasciate che vi dica una cosa sul Lago di Como: ho trascorso qui tutta la mia vita e sono in acqua praticamente ogni giorno. Ma non mi stanco mai di guardare il lago. Perché la luce cambia ogni minuto, ogni secondo. Anche quando lavoravo sui vaporetti pubblici e dovevo alzarmi alle cinque del mattino, ne valeva la pena anche solo per ammirare l’alba.
Se al mattino volgi lo sguardo verso nord e la sera verso sud, capisci molto del Lago di Como. Quasi ogni giorno fino a metà mattinata soffia il Tivano, poi dal primo pomeriggio si alza la Breva che soffia nella direzione opposta. Al mattino alle barche da carico bastava issare le vele per scivolare fino a Como, per poi tornare indietro nel pomeriggio. Alcune erano gondole, proprio come quelle veneziane, anche se meno decorate e dotate di vele. Mi sarebbe piaciuto vivere allora, quando il lago era pieno di barche a vela: deve essere stato uno spettacolo incredibile.
Ho tanti ricordi meravigliosi, ma voglio raccontarne uno in particolare: un giorno due americani – una coppia – che alloggiavano al Grand Hotel Tremezzo mi chiesero di accompagnarli in una villa in riva al lago che avevano visitato durante il corteggiamento. Abbiamo iniziato a parlare e si è scoperto che il marito aveva esattamente la mia età, mentre sua moglie aveva la stessa età della mia. Ho chiesto loro perché stessero tornando nei luoghi della loro romantica storia, e mi hanno risposto che quel giorno era il loro anniversario di matrimonio. “Anche il mio e di mia moglie”, ho detto loro. Pensavano che stessi scherzando. E quando ci siamo confrontati sull’anno dei rispettivi matrimoni… Beh, ovviamente abbiamo scoperto che era lo stesso anche quello. Ricordo ancora la mia pelle d'oca: era come se le nostre strade fossero destinate a incrociarsi.”
“Ho trascorso qui tutta la mia vita e sono in acqua praticamente ogni giorno. Ma non mi stanco mai di guardare il lago. Perché la luce cambia ogni minuto, ogni secondo.”